Che cos’è la toga? Perché ha la foggia e le dimensioni attuali? Qual è il suo significato odierno?
La “toga” era la sopravveste caratteristica degli antichi romani, costituita da un drappo che si indossava sopra la “tunica” e avvolgeva la persona passando sotto l’ascella destra in modo da lasciare libero il braccio destro e si annodava sopra la spalla sinistra formando ricche pieghe trasversali.
Indubbiamente la toga era una veste nobile e comunque non era indossata – se non altro per motivi economici – dalla plebe. Essa divenne in Roma il simbolo delle cariche pubbliche, del potere civile, dell’attività politica (si ricordi il motto: “Cedant arma togae” cioè le armi cedano il posto all’attività pacifica). La “toga praetexta” (orlata di porpora) era considerata l’indumento nazionale romano ed era diversificata per colore e per tipo di orlatura a seconda delle cariche e delle circostanze; la “toga virilis” era il simbolo della maggiore età, poiché i giovani la indossavano a partire dai diciassette anni; la “toga purpurea”, infine, era privilegio dell’imperatore. Dopo il crollo dell’impero romano la toga cadde in disuso, almeno come abito di uso comune; riapparve però già nel Medio Evo come abito solenne per magistrati, patrizi, persone di rango e medici. Nel corso degli anni essa subì profonde trasformazioni rispetto al modello originale romano, divenne più ampia e più lunga, venendo dotata di maniche e altri accessori, come il colletto e il copricapo (anch’essi di forme e fogge diverse in funzione dell’importanza dei personaggi cui erano destinati). In questo modo la toga è giunta fino ad oggi diventando la veste tradizionale dei giudici e degli avvocati, nonché degli accademici e dei docenti universitari nelle cerimonie pubbliche.
Le nostre toghe per giudici ed avvocati sono realizzate artigianalmente con i migliori tessuti:velo di lana e cordoniere in canuttiglia.
Ricamiamo inoltre all’interno della toga, in filo oro, il nome del proprietario.